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Sostenibilità accessibile per le PMI: il modello VSME UE e la piattaforma ESGpass

By 4 Agosto 2025 No Comments

Negli ultimi anni, anche le imprese di minori dimensioni sono state coinvolte nei processi di rendicontazione in materia di sostenibilità, pur non essendo ancora soggette agli obblighi imposti alle grandi imprese dalla Direttiva (UE) 2022/2464 (Corporate Sustainability Reporting Directive – CSRD). Questa progressiva (e non sempre volontaria) assunzione di responsabilità è in parte dovuta al fenomeno del trickle-down effect, ovvero la richiesta di dati ESG (Environmental, Social, Governance) da parte di clienti e investitori, a cui sempre più imprese sono soggette. Per tale motivo, le PMI si sono trovate sempre più al centro dell’attenzione della Commissione europea che, attraverso un processo di semplificazione normativa – di cui il primo Pacchetto Omnibus e la Direttiva UE 794/2025 sono espressione – mira a trovare un equilibrio tra affidabilità e trasparenza dei dati ESG, da un lato, e contenimento dei costi legati alla rendicontazione e tutela della concorrenza, dall’altro.

VSME: lo standard europeo volontario per la rendicontazione ESG delle PMI

In quest’ottica, il 30 luglio 2025, con la raccomandazione C (2025) 4984, la Commissione ha raccomandato l’utilizzo del Voluntary Sustainability Reporting Standard (VSME): un modello standard volontario di rendicontazione progettato per semplificare le procedure di rendicontazione e ridurre i costi in capo alle PMI. Ideato dall’European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG), lo standard si articola in due moduli: un Basic Module, con undici indicatori sull’ambiente, sulle politiche sociali e sulla governance, e un Comprehensive Module, con nove informative più dettagliate e opzionali. Il VSME permette, quindi, alle PMI di divulgare i propri dati ESG con un approccio flessibile, proporzionato alle dimensioni aziendali e che tiene conto anche delle esigenze di informazione espresse da banche, clienti e partner.

I vantaggi di uno standard ESG condiviso per le PMI europee

L’adozione di un modello standardizzato, comune a livello europeo, comporta diversi vantaggi. Da un lato, alleggerisce le PMI da obblighi di rendicontazione eccessivamente onerosi per le loro dimensioni, facilitando al contempo l’individuazione delle informazioni essenziali per l’interlocuzione con gli operatori creditizi e finanziari; dall’altro, l’utilizzo di un linguaggio condiviso e di indicatori standardizzati comporta una maggiore fluidità nelle relazioni con tutti gli attori del mercato, favorendo una maggiore trasparenza e valorizzando i risultati raggiunti dalle imprese più attente alle tematiche ESG.

Il VSME rappresenta, dunque, un approccio pratico e realistico per permettere alle imprese minori di comunicare la propria performance di sostenibilità in modo chiaro, accessibile e standardizzato.

ESGpass: semplicità, precisione e utilità

È proprio per questo motivo che Innexta ha avviato, nei mesi scorsi, il progetto del “nuovo” ESGpass.
La nuova piattaforma, non solo è calibrata sui risultati del lavoro che l’EFRAG aveva da poco presentato per agevolare la rendicontazione di sostenibilità anche da parte delle imprese minori, ma tiene anche conto delle indicazioni che, nel frattempo, erano emerse dal Tavolo sulla finanza sostenibile promosso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, e che avevano trovato una traduzione pratica nel Documento per il dialogo banche-imprese.

L’obiettivo del nuovo ESGpass, sviluppato in collaborazione con la Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, è proprio quello di fornire un percorso semplificato per le aziende, specialmente quelle di dimensioni minori, che vogliano cimentarsi nel processo di autovalutazione delle performance di sostenibilità. L’approccio che Innexta ha utilizzato per sviluppare il nuovo assessment risponde a tre imperativi: semplicità, precisione e utilità.

Al primo obiettivo si è risposto applicando gli standard VSME semplificati per le PMI di cui abbiamo parlato nelle righe precedenti; al secondo, facendo validare il modello di valutazione da un gruppo di esperti provenienti dal mondo accademico e della consulenza strategica.

Per rispettare anche il terzo obiettivo, si è predisposto un sistema di reportistica che gli imprenditori potranno liberamente scaricare al termine del percorso di autovalutazione e che si basa su tre documenti:

  • il Report ESG-score, che presenta il giudizio di sintesi sulla performance di sostenibilità e che evidenzia, nel dettaglio, punti di forza e di debolezza emersi dal percorso di autovalutazione;
  • l’Informativa per le banche, che mette in risalto i dati relativi agli indicatori individuati dal “Documento per il dialogo banche-imprese” del Ministero, di cui si è parlato in precedenza;
  • lo Schema di rendicontazione semplificata di sostenibilità VSME, che riprende l’approccio alla rendicontazione raccomandato dalla Commissione europea e che evidenzia i risultati emersi da ESGpass, permettendo al contempo agli imprenditori di personalizzare parte del documento con ulteriori informazioni a beneficio dei lettori.

La nuova versione di ESGpass sarà disponibile nelle prossime settimane: continua a seguirci per rimanere aggiornato ed utilizzarlo subito.

 

Myriam Pinnavaia e Sara Mantovani
Area “Sostenibilità, studi e ricerche”
Innexta